Si è appena conclusa la quinta (e ultima?) stagione di Star Trek: Discovery in maniera molto valida, centrando in pieno il senso, l’essenza e lo scopo con cui Gene Roddenberry aveva concepito la sua creatura più di cinquanta anni fa.

Il bellissimo discorso di rispetto, pace e uguaglianza con cui la progenitrice ha convinto Michael Burnham a fare “la scelta giusta” è stato l’apice dell’episodio finale, durato quasi il doppio rispetto a tutte le puntate precedenti. Questo momento culminante non solo ha reso omaggio ai temi fondanti di Star Trek, ma ha anche evidenziato la crescita personale e professionale del personaggio di Burnham. Da ufficiale ribelle e talvolta fuori dagli schemi, Burnham è emersa come una leader forte, capace di incarnare i valori fondamentali della Federazione.

Un Cammino Narrativo Turbolento

Nel corso delle cinque stagioni, Discovery non ha avuto un cammino narrativo facile. Sebbene io sia sempre stato dalla parte di chi lo difendeva, nelle prime stagioni la serie sembrava più un action sci-fi che sfruttava un brand famoso per cercare sponsor, piuttosto che un’opera ben indirizzata all’interno della lore di Star Trek. La serie ha affrontato numerose critiche per la sua apparente deviazione dai temi tradizionali di Star Trek e per la sua eccessiva enfasi su azione e effetti speciali a discapito della narrazione e dello sviluppo dei personaggi.

La Svolta e l’Evoluzione

Tuttavia, qualcosa è cambiato. Già sul finire della terza stagione, si potevano intravedere segnali di miglioramento. La serie ha iniziato a ritrovare il suo equilibrio, introducendo trame più complesse e approfondendo maggiormente i personaggi. La quarta stagione ha continuato su questa strada, esplorando tematiche di identità, appartenenza e sacrificio, in linea con le serie classiche di Star Trek. La quinta stagione, infine, ha coronato questo percorso di crescita, riportando al centro della narrazione i valori di pace, cooperazione e speranza che hanno sempre caratterizzato il franchise.

Personaggi e Dinamiche Interne

Uno degli elementi più interessanti di Star Trek: Discovery è stato lo sviluppo dei personaggi e delle dinamiche interne all’equipaggio. Michael Burnham, interpretata magistralmente da Sonequa Martin-Green, è il cuore pulsante della serie. La sua evoluzione da ufficiale tormentata e spesso in conflitto con se stessa a capitano rispettato e amato è stata un viaggio emozionante e ispirante. Ma Burnham non è stata l’unica a crescere. Personaggi come Saru, Tilly e Stamets hanno avuto i loro archi narrativi, arricchendo la serie con le loro storie personali e le loro lotte interne.

Gli Alti e Bassi delle Prime Stagioni

Le prime due stagioni di Discovery sono state caratterizzate da una narrativa frammentata e da un ritmo incalzante che spesso sacrificava la profondità emotiva per l’azione spettacolare. La scelta di introdurre la guerra con i Klingon come arco principale della prima stagione ha diviso i fan, con alcuni che hanno apprezzato l’audacia della scelta, mentre altri hanno lamentato la mancanza di coerenza con il tono più filosofico e ottimista delle serie precedenti.

La Rinascita Nella Terza Stagione

La terza stagione ha rappresentato un punto di svolta. Con il salto temporale di 930 anni nel futuro, la serie ha trovato nuova linfa vitale. Questo drastico cambiamento di ambientazione ha permesso agli sceneggiatori di esplorare nuove dinamiche e di affrontare temi contemporanei attraverso la lente della fantascienza. La caduta della Federazione e la successiva ricerca di una nuova unità hanno rispecchiato le sfide del mondo reale, rendendo la serie più rilevante e attuale.

La Quinta Stagione: Un Finale All’Altezza

La quinta stagione ha saputo concludere in modo soddisfacente le vicende iniziate cinque anni prima. Ogni episodio ha aggiunto un tassello importante alla costruzione del climax finale, con momenti di grande intensità emotiva e di riflessione profonda. Il discorso della progenitrice nell’episodio conclusivo è stato un perfetto omaggio ai valori di Roddenberry, ricordandoci che la pace, il rispetto e l’uguaglianza sono i veri pilastri su cui si basa l’umanità.

Un’Eredità Importante

Ora, lascio Star Trek: Discovery nei miei ricordi, dedicandogli uno spazio tra le serie che considero più solide degli ultimi anni. Questa serie ha dimostrato che, nonostante le critiche iniziali e i momenti di incertezza, è possibile rimanere fedeli allo spirito di Star Trek e al contempo innovare e sperimentare. La lezione più importante che Discovery ci lascia è che l’evoluzione e il cambiamento sono necessari per la sopravvivenza e la crescita, sia nella finzione che nella realtà.

Conclusione

In definitiva, Star Trek: Discovery ha saputo trovare la sua strada e concludere la sua corsa in modo degno e memorabile. Ha preso dei rischi, ha sperimentato e, alla fine, ha trionfato. Per i fan di Star Trek, questa serie rappresenta un capitolo importante nella lunga storia del franchise, un capitolo che ha saputo rispettare il passato e guardare al futuro con speranza e ottimismo. Lunga vita e prosperità a tutti.


Questo articolo non solo celebra la fine di Star Trek: Discovery, ma riflette anche sull’importanza di perseverare e adattarsi di fronte alle critiche e alle sfide. La serie ci ha mostrato che, con dedizione e visione, è possibile superare le difficoltà e raggiungere grandi traguardi. E questo è un messaggio che tutti noi possiamo portare con noi, indipendentemente dal nostro viaggio personale o professionale.


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