Oh Oh Oh natalizi appassionati di questa webbetola in festa. Quest’anno hai deciso che il natale in casa Cornerhouse sarà anche celebrato qui per tutto dicembre con una serie di post a tema Jingle Bells che spazieranno dalla tradizione natalizia più classica a temi un po’ più Pop ‘n Nerd. Tutte le normali pubblicazioni riprenderanno da gennaio con la solita spumeggiante verve Si comincia oggi con una fregnaccetta dedicata alla tradizione germanica del calendario dell’avvento.
Ultimamente sull’internet e nei negozi fisici si sprecano le millemila versioni del calendario dell’avvento dai brand più famosi di giocattoli come i Lego che ogni anno ne propone almeno tre versioni (Star Wars, City e Friends) per accontentare tutti gli appassionati dei mattoncini ai più importanti marchi di dolci come la Ferrero. Ognuno di noi può quindi trovare quello che meglio si adatta ai proprio desideri.
La tradizione del Calendario dell’Avvento è semplice, ma efficace ed è nata all’inizio del 1900.
Fin dalle sue origini, il Calendario dell’Avvento è stato utilizzato per scandire i giorni dal primo dicembre alla vigilia di Natale. È sempre stato un modo simpatico e coinvolgente per insegnare ai bambini l’attesa e creare quell’emozione tipica del periodo natalizio. La scimmia natalizia ormai ai grandi scatta già dal Black Friday in poi.
Su un sito web dedicato ai più piccoli hai trovato una valida spiegazione sull’utilizzo del calendario anche come strumento educativo e qui di seguito la riporti.
Per tradizione, ogni finestrella del calendario va aperta la sera, prima di andare a dormire. Per chi è credente, subito prima delle preghiere recitate prima di addormentarsi.
Nel momento dedicato al Calendario, il bambino deve giudicare la sua giornata e decidere insieme ai genitori se si merita di aprire la finestrella.
Infatti se durante il giorno si sono fatte delle marachelle oppure non ci si è comportati bene, la finestrella non può essere aperta! Bisogna meritarsela, insomma, accidenti!
In questo modo i bambini sono anche invogliati a essere più buoni e gentili nei giorni che precedono il Natale (sperando che poi imparino piano piano a non far capricci tutto l’anno!).
Ogni sera, quando i bimbi dormono, un angioletto mandato da Gesù Bambino (o un folletto di Babbo Natale) viene a controllare i Calendari dell’Avvento e si segna su un taccuino se le finestre sono tutte aperte (e quindi se si è stati buoni!) o se vi è qualche finestrella chiusa (e quindi si può migliorare il proprio comportamento!).
Certamente i bambini possono recuperare anche le finestrelle rimaste chiuse: se saranno molto buoni nei giorni successivi, la sera potranno aprire anche le finestre eventualmente rimaste serrate e scongiurare i sacchi di carbone il giorno di Natale!
L’apertura della finestrella del Calendario dell’Avvento è quindi un rito, un momento di riflessione sulla giornata trascorsa. Può essere utilizzata per aiutare i bambini a fare un piccolo esame di coscienza e imparare così a giudicare i propri comportamenti ed eventualmente a correggerli.
Ovviamente è facile aspettarsi con per una tradizione come questa ogni regione ha la sua versione della storia sulle origini del calendario dell’avvento un po’ come tanti altri miti che colorano il folklore di questa fantastica festa per questo hai scelto la più semplice da raccontare nonché la più famosa tra le papabili:
La storia narra che il piccolo Gherard Lang, un bimbo tedesco nato alla fine dll’800, fosse sempre molto impaziente di festeggiare il Natale e chiedesse ogni giorno alla sua mamma: “Quando arriva Natale? Quanti giorni mancano ancora alla festa?”.
La mamma del piccolo, forse stanca di sentire ogni giorno la stessa domanda, decise un anno di cucinare dei biscotti speziati, tipici del periodo natalizio. Poi li divise in 24 piccoli sacchettini e ne diede uno al giorno al piccolo Gherard, dal 1 dicembre alla vigilia, in modo che fosse facile anche per lui tenere il tempo fino a Natale.
L’idea piacque tanto al bambino che fu ripetuta ogni anno per tutta la sua infanzia.
Divenuto grande, nei primi anni del 1900, Gherard sviluppò l’idea della sua mamma e, rielaborando la consuetudine casalinga, realizzò il primo Calendario dell’Avvento, stampando un cartellone con 24 finestrelle che le mamme avrebbero potuto riempire di biscotti, dolci e cioccolata per aiutare i bambini a tenere il tempo fino a Natale.
Nei primi calendari, il conto alla rovescia verso Natale iniziava dalla prima domenica di Avvento, posizionata tra fine novembre e l’inizio di dicembre (con il termine “Avvento” si indicano infatti le 4 domeniche che precedono la celebrazione della nascita di Gesù Bambino).
A partire dal 1920 si diffusero in Germania dei Calendari dell’Avvento in cartone con 24 finestrelle in cui posizionare cioccolatini realizzati in forme natalizie da gustare ogni giorno a partire dal primo dicembre per arrivare fino alla vigilia di Natale.
Questi Calendari ebbero subito un grande successo tanto che oggi la tradizione del Calendari dell’Avvento è diffusa in tutto il mondo.
Per il primo calendario dell’avvento della piccola e dolce miniCornerhouse hai scelto un calendario semplice e piccolino in modo che lei lo possa maneggiare e giocare con le finestrelle aperte e iniziare a godere dei piaceri della cioccolata. In fondo un po’ tutti noi siamo cresciuti un po’ più felici grazie alla cioccolata Kinder!
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