[Film][Disney Plus] Ron. Un Amico Fuori Programma. Una wiki per giovani bimbi in cerca di amici.

Quando si guarda la televisione con i più piccoli è sempre una piccola e innocente battaglia. Nel nostro caso La fazione rappresentata della miniCornerhouse tende a voler sempre guardare le stesse cose che rappresentano la sua zona di confort mentre la fazione di noi adulti, che ci annoiamo a guardare per tre sere di fila lo stesso film, spinge per il cambiare spesso. Ovviamente i grandi molte perdono perché cadiamo sotto i colpi dei labbrucci dei nostri piccoli cuccioli. Abbiamo così sopportato il periodo Frozen, quello Vaiana e quello de La Bella e la Bestia. Il divertentissimo periodo Famiglia Addams (ne dobbiamo parlare sicuramente) e anche il periodo Pocahontas perché dovete sapere che alla miniCornerhouse piace molto.

Quindi, nelle sere in cui tocca a lei scegliere, cerchiamo con astuzia genitoriale di trovare sempre un compromesso tra qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo tipo una volta una novità e una volta uno già noto. Dopo il successo in famiglia de I Mitchell Contro Le Macchine abbiamo scelto di guardare questo recente film d’animazione disponibile su Disney Plus da un po’ di tempo.

A costo di ripetermi lo riscrivo anche oggi, la linea tra originalità e ripetitività è sempre molto sottile e sono necessarie capacità, mestiere e talento per andare oltre le media delle produzioni odierne che affollano in maniera eccessiva il mercato.

Ron un amico fuori programma, diretto da Sara Smith e JP Vine, è un buon film d’animazione ma senza quel guizzo, quell’estro, quella giocata che ti cambia la vita, che come in rari casi fa emergere il prodotto oltre la massa. Ron è la storia della nascita di un’amicizia e sull’amicizia in se stessa. La tipica narrazione sulla crescita e sull’accettazione di se se stessi, così come lo è Il Viaggio di Arlo e proprio come lui, mi ha quasi commosso, appunto, solo quasi purtroppo.

Possiamo ancora continuare la ricerca delle analogie, per esempio con Finding Dory in cui si cerca di fare emergere i concetti di unicità e accettazione dell’altro solo che Ron lo fa in maniera disarmante e plateale ma incredibilmente giusta. Oppure possiamo fare le pulci al design di Ron stesso così puccioso e così Baymax in miniatura a cui perfino si è ispirata la scelta del doppiatore che in questo caso è il comico Lillo.

Esatto, proprio quando è così facile sentire, vedere le fonti a cui ci si è ispirati senza tentare lo sforzo di andare oltre allora e qui che si capisce quello che noi adulti chiamiamo mancanza di originalità.

Cosa vuol dire essere amici?

Ron spiega proprio questo: “Cosa vuol dire essere amici?” Un vademecum per bimbi, una wiki animata su ciò che bisogna fare per conoscere nuovi amici e tenerseli stretti. Poco importa se ancora una volta si punta il dito contro la tecnologia colpevole di farci dimenticare il piacere di divertirci in maniera “sana” come verrebbe quasi da dire considerando la critica che il film muove verso l’estraniamento che producono i social.

è questo il concetto che sento più vicino a me. “la perdita del genuino divertimento” che accade ogni volta che mi smarrisco dentro nelle mie ossessioni e nei miei acquisti compulsivi ecco che sento quel vuoto, prima c’era il divertimento ora non c’è più. La caccia agli obbiettivi, la ricerca di quel videogioco vecchiardo che serve solo ad accumulare plastica dentro casa; tutte cose votate quasi esclusivamente all’atto dell’apparenza e meno, molto meno al divertimento. Allora scene di giubilo per Ron che mi ha ricordato che bisogna anche divertirsi.

In conclusione Ron funziona, altroché se funziona. La miniCornerhouse sì è posta le domande giuste guardando il film proprio a confermare la bontà del linguaggio scelto dagli sceneggiatori e ha saputo associare le sue emozioni e il suo vissuto a quello che vedeva nel film.

Probabilmente e proprio per questo, Ron riesce a raggiungere gli obiettivi che si erano posti gli autori con il budget a disposizione. Per certi versi se il voto andasse rapportato solo a questo si potrebbe meritare anche un 10 tuttavia, vengono poi in ballo altri elementi che non possiamo non considerare specie quando la lotta è così serrata. Ron è un film per i più piccoli e forse solo in quest’ottica andrebbe valutato ma non riesco a non pensare alle lacune lasciate da un carisma quasi assente e a quella lacrimuccia che non è scesa quando invece l’avrei voluta.

Per questo credo che il voto giusto sia un 7,5 soprattutto se lo considerate un film per i più piccoli che lo apprezzeranno e lo capiranno molto bene. Se il pubblico è chiaramente solo di gente dall’adolescenza in su diciamo che gli va tolto almeno mezzo punto.

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