[Cinema][Nolan] Dunkirk. Il Mio Grande Boh.

Mi trovo veramente in difficoltà a scrivere questo post. Io sono un fan di Christopher Nolan e pur non reagendo goliardicamente male come quando arrivano sentenze su Star Wars, faccio fatica a capire alcune critiche sui suoi film.

La premessa doverosa è che non sono un grande appassionato di cinema di guerra. Per farvi capire l’ultimo film di genere che ho visto al cinema è stato Salvate Soldato Ryan e credo che l’ultimo film di guerra visto in generale sia Behind Enemy Lines ho reso l’idea giusto?

Ma per Nolan sono disposto a guardarmi anche un film di guerra quindi mi compro il disco raggio blu ma attendo che uno dei servizi di streaming a cui sono abbonato lo inserisca a catalogo che sorry, la pigrizia regna. Ma vi sfido ad alzarvi dal letto quando vostra figlia si addormenta alle 23 dopo aver ribaltato casa.

E così “finalmente” ci siamo visti Dunkirk.

Dunkerque vero nome in francese della cittadina che oggi conta meno di 100 mila abitanti è situata in una posizione strategica sul mare a dieci kilometri del Belgio ed è il terzo porto per importanza in Francia dopo Marsiglia e Le Havre (Si, quella del gioco da tavolo).

Nel corso della sua storia Dunkirk fu sotto il dominio di diverse monarchie da quella Olandese a quella spagnola, per poi aderire al Commonwealth inglese delle città oltre La Manica ed infine fu poi venduta dalla corona inglese ai Re di Francia Luigi XIV.

Da un punto di vista militare tre furono le occasioni in cui Dunkerque in qualche modo diede il suo contributo ossia durante la guerra degli ottant’anni tra la nascente repubblica Olandese e la monarchia spagnola a cavallo tra la la fine del 1500 e l’inizio del 1600, nella battaglia delle dune tra l’esercito anglo-francese e ancora quello spagnolo ed infine l’episodio di cui racconta il film del salvataggio dell’esercito inglese nel 1940 all’inizio del secondo conflitto mondiale quando la Germania aveva invaso la Francia.

La battaglia di Dunquerke il cui assedio durò dal 26 maggio al 4 giugno 1940 per quando venga ricordato come un evento positivo da parte della propaganda anglosassone per via del salvataggio di moltissimi militari segnò purtroppo il via alla caduta della Francia per mano Tedesca che disponeva di un esercito più potente e soprattutto molto più organizzato.

È la seconda volta che questa storia di salvataggio battezzata operazione Dynamo viene raccontata al cinema la prima fu nel 1958 e fu sempre un inglese a dirigere il film. Nolan, si legge da diverse fonti ha impiegato moltissimo tempo per preparare il film circa vent’anni e il risultato è un film in cui c’è pochissimo dialogo diviso su archi narrativi temporali (terra, aria e mare) in cui viene ricostruita una vicenda che alla fine porta le tre linee a convergere nel perfetto stile del regista.

Il risultato di ricostruzione storica è stato in più occasioni apprezzato dagli studiosi stessi che lo hanno definito molto accurato.

Le impronte di Nolan alla regia che in qualche modo hanno anche guidato la fotografia e Źimmer come compositore della colonna sonora sono estremamente riconoscibili e per chi come me è conosce bene tutti gli altri in qualche modo si sente subito a suo agio anche con la gestione del tempo.

Nonostante non abbia visto un solo schizzo di sangue, il film secondo me riesce a raccontare la disperazione claustrofobica dei soldati sulla spiaggia pronti a tutto pur di tornare a casa. Non c’è lo shock visivo della prima mezz’ora indimenticabile de Salvate Il Soldato Ryan di Spielberg eppure anche qui brutalità della guerra viene descritta in maniera chiara e convincente.

Quello che ti sto per scrivere ora è il frutto di un ragionamento personale che mi ha portato alle mie conclusioni che mi fanno dire che per me Dunkirk come film di Nolan è un grosso boh.

Dal mio punto di vista non c’è pathos non c’è un solo personaggio per cui appassionarsi sembra di assistere ad un visivamente e perfetto documentario senza voce narrante in cui sono gli effetti sonori a tenerti sulle spine (tra l’altro questo lavoro ha portato al film tre oscar)

Non c’è un evidente errore nel film ma è come se mancasse il film stesso, come se mancasse la magia dei film. Una fredda sequenza di spaventose scene drammatiche perfettamente ricostruite e realizzate. Un esercizio ben fatto di matematica applicata.

Mia moglie ed io ne abbiamo parlato tutta la mattina seguente cosa è rimasto del film? Quasi niente.

Lo riguardano? Probabilmente no, ci siamo detti. Di Nolan riguardiamoci altro magari The Prestige o Inception.

Può naturalmente essere che noi non fossimo il pubblico giusto magari abbiamo frainteso film. È plausibile ma dato che Nolan, alla fine per quanto si arrovelli con il tempo, è un regista commerciale per la massa e Interstellar ne è la massima prova, anche in Dunkirk mi sarei aspettato un carico emotivo maggiore.

Dunkirk non è un film brutto, forse si, ma forse anche no, visto che comunque la candidatura a miglior Film agli oscar è arrivata. Sicuramente in casa Cornerhouse non è piaciuto e ci spiace perché Nolan come ho già scritto è uno dei nostri registi contemporanei preferiti.

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