Con l’arco narrativo di cui oggi cianciamo con briosa leggerezza, composto da una serie di storie collegate tra di loro che vanno dal numero 29 al numero 36 (escludendo il 34 che è legato a Metal), si conclude la fase “Rinascita” di Flash. Dal numero successivo a questi ultimi, infatti, sparisce definitivamente il banner Rebirth dalle copertine degli albi. Cerchiamo allora di capire in quale guaio si è cacciato il nostro super eroe preferito, il nostro velocista scarlatto, Flash.
Avevamo lasciato Barry e Iris vincitori per l’ennesima volta, di certo dubito che sarà l’ultima, contro Eobard Thawne l’anti flash. Questa volta il prezzo però è stato duro da pagare. Flash ha dovuto assorbire la forza della Velocità Negativa del suo avversario e Iris l’ha mollato: Certo che con questa “nuova” Iris il loro rapporto sta diventando terribilmente noioso, si prendono, si mollano, si riprendono uff come la fanno difficile.
L’evoluzione della trama orizzontale di questi albi è un classico esempio di matrioska, risolvi un tema per scoprire che è collegato ad un problema successivo e più grande sino ad arrivare al Boss Finale. Si parte che Flash deve fronteggiare un avversario particolare indagando su una talpa in ufficio alla polizia fino a capire pian piano che una nuova organizzazione criminale si cela dietro alcune azioni “malvagie” il cui obiettivo è ottenere la forza della velocità negativa sottraendola a Flash per utilizzarla, as always, con il loro scopi da villanzoni.
Ora, come al solito, non aggiungo altri dettagli per non incappare in noiosi spoiler anche se sostanzialmente parliamo di storie che in Italia sono uscite nel 2018 e in America ragionevolmente anche mesi prima. Detto ciò, come per l’altra volta cerchiamo di fare delle riflessioni prima sulla storia e poi sulla parte visiva che è altrettanto importante.
Come sapete di tutte le testate DC le uniche che ancora acquisto sono Flash e Batman, Lanterna Verde e Superman le ho abbandonate per strada per ragioni quasi esclusivamente economiche poiché la quindicinalità è un spesa non indifferente, specie se sei appassionato di altre frescacce oltre ai fumetti, come giochi da tavolo e videogames. Quindi, bisogna arrivare a dei compromessi. Ad ogni modo, per cercare di esprimere il concetto che ho in testa cercherò di andare per similitudini perchè secondo me potrebbe essere chiaro. Da un lato il Batman di Tom King è lento, prolisso ma costante. Le fasi del suo Batman sono molto chiare, decise e dolorose. Dall’altra parte il flash di Williamson è stato fin qui superficiale troppo spesso. Come se Williamson avesse così tante cose da raccontare in così poco tempo che è meglio risolvere tutte le cose in fretta anche se non è da nascondere che il discorso di questi primi 36 numeri fila. Da dove inizia così si chiude è questo è certamente un bel pregio. Ma forse alcune piccole, passatemi il termine, side quest avrebbe potuto lasciarle stare. Probabilmente la perfezione sarebbe nel mezzo tra King e Williamson ma questo non significa che uno sia giusto e l’altro sbagliato significa che alle volte forse qualche sfida o momento emotivamente importante, avrebbe potuto essere affrontata con un attimo calma in più. Come come? Dite che è Flash e quindi deve correre correre correre? Può darsi. In ogni caso alla fine di tutto, Flash ha un interessante antagonista, un nuovo velocista da affrontare e una banda di criminali che in qualche modo potrebbero dargli del filo da torcere. Spero.
Se gli alti e bassi della narrazione sono peccati sopportabili, quello che non riesce ad andarmi giù, o che almeno digerisco con molto più fatica è il cambio di disegnatori perché come dicevo ci sono da una parte Di Giandomenico e Porter che mi garbano e mi piacciono dall’altra parte ci sono “tutti” gli altri che, scusate, sono certamente professionisti seri ma a me, nun me piacciono. Sorry guys. Voglio tendere la mano a tutti perché sono convinto che lavorare con tempi stretti per pubblicare storie ogni mese sia pesante, ma quasi ogni albo è cambiato il disegnatore e magari due numeri dopo è ritornato. Se come me aspettate ad avere qualche albo (vabbè io sono rimasto indietro, ma questa è un’altra storia) e di leggerli insieme davvero risulta tutto visivamente fastidioso.
Sicuramente alcune tavole e alcune scelte cromatiche mi hanno colpito positivamente come la nascita del mostro di sangue BloodWork (tra l’altro ho appena scoperto che questo villain comparirà anche nella serie tv) perché la scelta dei colori la freddezza della combinazione di grigi e rossi l’ho trovate molto molto azzeccata. Purtroppo ci sono poi state visioni di insieme che meh, mi hanno lasciato un po’ così.
Come ho già scritto nel precedente post che se avete voglia potete leggere qui, questo nuovo corso di Flash non è male ma non è neanche il meglio che c’è in circolazione. Il fatto che io sia troppo affezionato al personaggio mi impedisce di smettere di comprarlo ma obiettivamente mi sento solo di consigliarvi di leggere Flash se siete arrivati su questo post perché vi piace l’arrowverse e tutte le serie che sono collegate ad esso. Non perché questo Barry sia un pischello che corre veloce veloce ma perché si respira lo stesso clima che a me piace ma non a tutti.
Colonna Sonora Consigliata. Foxy Lady. Jimi Hendrix.
Se cercate i precedenti post legati al monarca della velocità qui potete trovare quelli già pubblicati su questo covo di facezie e frescacce.
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