[Giochi Da Tavolo] Dixit, quale espansione scegliere?

Bentrovati appassionati giocatori che venite ogni volta che potete a leggere le fregnacce che questa generosa webbettola scrive con passione non curandosi delle figuracce che fa ignorando le basi dell’italica grammatica. Oggi come annunciato nel precedente articolo di qualche giorno fa, scrivi un post “a completamento” del suddetto post.

Si era già cianciato la settimana scorsa a proposito di Dixit e della sua espansione in scatola grande “Dixit Odyssey” ,potete leggere il post qui, ma non si era detto quasi nulla a proposito delle varie espansioni più piccole e dei loro autori che magari non è sufficiente basarsi sulla copertina per chi volesse -e se giocherete spesso a Dixit, lo vorrete- aggiungere set di carte. Ma appunto, quale -accipicchia- comprare?

Due premesse, la prima organizzativa: La scatole delle espansioni di Dixit sono davvero sovradimensionate rispetto al loro contenuto, avrebbero potuto fare decisamente di meglio realizzando delle confezioni più piccole grosse come il mazzo di carte sarebbe stato decisamente meglio. Inoltre a meno di non farsi supportare dall’internet, è impossibile distinguere i set di carte l’uno dall’altro nel senso che non c’è nessun riferimento sulle carte che ne indicano la provenienza. Una volta che le carte sono state mischiate, beh ciao ciao. Questo rende ancora più inutili le scatole che occuperanno solo spazio nelle vostre librerie.

La Seconda premessa è che tutto quello che leggerete da qui in poi è esclusivamente frutto di opinioni personali, quindi se secondo te l’espansione X e più bella di Y non è un concetto oggettivo ma puramente soggettivo magari le carte cupe ti ispirano più di quelle oniriche quindi non va preso come “assoluto” ma solo come spunto per una chiacchera.

Via, cianciamo!

Carta tratta da Dixit 2

Dixit e Dixit Quest (2). Sia la scatola base che la prima espansione “Quest” sono disegnate da Marie Cardouat. Per molti neofiti le carte sono considerate le più facili da giocare. L’illustratrice infatti ha realizzato molti libri per bambini quindi lo stile e i concetti che tenta di esprimere sono sempre molto chiari. Il tuo consiglio è quello di prendere in considerazione Dixit Quest per integrare le due scatole base specialmente se il gioco è giocato da neofiti oppure da Bimbi.

Una serie di carta da Dixit 3. Non sono male però non ti sconquifferano abbastanza.

DIXIT JOURNEY (3),è disegnato da Xavier Collette. Le carte dell’espansione andavano a comporre il set base chiamato appunto Journey destinato al pubblico americano. Le illustrazioni pescano a piene da mani dal mondo Disney/Dixar. Si tratta di illustrazioni moderne che cercano di rappresentare una certa prospettiva. Anche questo mazzo è considerato “facile” ma a te in realtà non ha fatto particolarmente impazzire.

Dixit 4. Per te è da lasciar stare.

DIXIT ORIGINS (4). La quarta espansione di Dixit è forse quella che ti è piaciuta di meno in assoluto. L’illustratore è Clément Lefevre. Su un altro sito di giochi da tavolo viene definito come una via di mezzo tra l’espansione 2 e la 3. Boh magari è vero, a te semplicemente non ha mai attirato per via di uno stile abbastanza piatto e per poco ispirato.

Dixit 5. Un buon mazzo. Può piacere.

DIXIT DAYDREAMS (5). La quinta espansione di Dixit è disegnata da Franck Dion. I toni sono decisamente più dark rispetto ad altri set di carte. In molti casi ha portato i gruppi di gioco veramente a tirar fuori l’impossibile dalle carte. Per questo lo consideri un mazzo di carte che può piacere.

Dixit 6. Per te è una delle espansioni più belle.

DIXIT MEMORIES (6). Si tratta dalla prima espansione che ha aggiunto al tuo dixit. Le illustrazioni sono di Carine Hinder e Jérôme Pélissier, contiene molti animali antropomorfi e amplia e migliora l’esperienza di Daydreams. Secondo te è in generale la migliore espansione di quelle che hai visto. Ma non solo, contiene la tua carta preferita in assoluto, la carte che rappresenta perfettamente te e Carlotta pre-miniCornerhouse.

Dixit 7. Più guardi queste carte più ti ispirano un sacco.

DIXIT REVELATIONS (7). Ti sei approcciato a questa espansione nel momento che hai deciso di scrivere questo post. lo stile molto particolare dell’illustratrice Marina Coudray ti ha colpito fin da subito e le illustrazioni sono sature di particolari che rendono agevole il gioco. Potrebbe essere che ti vada di comprarla in fondo nella scatola di Odyssey c’è ancora spazio per una espansione

Dixit 8. Son belline, ma se tornassi indietro prenderesti probabilmente altro.

DIXIT HARMONIES (8). Anche l’illustratore e fumettista Paul Echegoyen ha lavorato realizzando opere per bambini. La carte di Harmonies infatti risentono di questa esperienza. Il mazzo è fiabesco e certamente può piacere. Il rischio è che vengano in mente “temi” più facile da indovinare e cercare di andare oltre con ragionamente più articolati potrebbe essere complicato. Diciamo che non lo consideri una prima scelta ma può risultare interessante. Infatti tu l’hai comprata per seconda. Oggi con il senno di poi forse avresti scelto altro.

Dixit 10 Anniversary. Se vi piace il mischione di generi può certamente garbare. L’idea del mazzo celebrativo però ti stuzzica.

Dixit 10th Anniversary. Si tratta dell’ultima espansione in ordine cronologico di Dixit uscita a fine 2018 edita sempre da Asmodee Italia. Si tratta di un mazzo commemorativo in cui tutti gli autori dei precedenti set di carte hanno collaborato per realizzarne il contenuto. Forse vale più per l’idea celebrativa che per il contenuto di per se, però, onestamente non ti puoi esprimere con completezza perché hai visto pochissimo materiale del mazzo.

La fonte di tutte le immagini di questo articoletto sono state prese da BoardgameGeek il sito di riferimento a livello mondiale del popolo vario dei giocatori da tavolo. Quindi in alcuni casi si tratta di fotografie scattate da utenti mentre altre sono immagini promozionali fornite dalla casa editrice stessa.

Ebbene cari ospiti di questa webbettola la chiacchierata su di questo blog è giunta a termine. Vi si ricorda che stelline e commenti sono la benzina e l’unica moneta che vi verrà richiesta per partecipare a questo gioviale convivio.

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8 commenti

  1. Il GIUOCO (Come si diceva una volta) si adatta bene ad un contesto familiare numeroso ed è di immediata comprensione. L’unica lacuna che vi ho trovato è nella interpretazione delle carte. Alcuni giocatori indicando la parola chiave che da via al gioco delle volte si sbagliano o dicono una parola che non è propriamente inerente (anche se devo dire che c’e comunque qualche MENTE MALATA che l’azzecca lo stesso…) ecco in quel caso io metterei un handicap a chi si comporta in questa maniera. È una mia opinione personale opinabile e contestabile però delle volte mi so trovato a sentire veramente delle parole assurde che non avevano nulla a che fare con la carta.

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    • A volte si gioca anche sugli aneddoti che coinvolgono alcuni giocatori – ma non tutti, per far sbagliare qualcuno.
      Certo, non è una strategia che possa funzionare spesso e può sembrare poco leale, ma se si usasse un riferimento a un film che qualcuno non conosce, il risultato sarebbe simile.
      Ricordo che una volta son stato l’unico a indovinare una carta (un crociato di fronte a un negozio si televisori) solo perché ero l’unico a conoscere Un americano alla corte di re Artù, e l’indizio era “Mark Twain al contrario” (Twain era l’autore della storia).

      Riguardo al penalizzare certe giocate, ci sarebbero sei problemi: chi giudica, e secondo quali criteri?
      Secondo me si passerebbe più tempo a discutere che a giocare.

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      • Confermo quanto detto dal Conte. Per prima cosa è impossibile decidere cosa è “assurdo” e cosa non lo è. Sarebbe davvero troppo soggettivo e quello che in un gruppo non funziona magari in un altro invece va. In secondo luogo A voler giocare per vincere si dovrebbe dire qualcosa che solo una persona è in grado di indovinare. Esattamente come è avvenuto nel suo esempio.

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