Bentrovati ragassuoli, il post di oggi è il racconto di una prima volta ma tranquilli niente di vietato ai minori che immaginarti in taluni contesti può essere stomachevole ai più. Oggi cianciamo a sproposito, as usual, di un obiettivo che ti sei prefissato e che, accipicchia, sei riuscito a portare a termine. Cinque alto per te, Johnny.
Quando è uscito al cinema Ready Player One, hai subito capito che tra te e lui ci sarebbe stato grande feelings, l’avresti voluto vedere però, beh, tanto lo sapete: I cinema sono spesso off limits per te e Carlotta per le ovvie motivazioni organizzative. Chi ci tiene la miniCornerhouse?
La fortuna, ma anche una certa lista dei desideri su un certo sito di acquisti online (amazon coff coff) hanno favorito la scelta dei regali per il tuo compleanno dell’anno scorso così ti sei prefissato di leggere il libro prima di vedere il film di Ready Player One. Per quanto possa sembrare banale per te è stato prendere un impegno con te stesso piuttosto impegnativo. Mediamente leggi tra i cinque e i sette libri all’anno, “impiegare” del tempo con un libro che puoi “guardarti” anche in tivi non è forse la scelta che meglio può ottimizzare i tuoi tempi, ma diavolo, qui si tratta di una pletora sconfinata di citazioni anni ‘80, dovevi per forza fare lo sforzo.
Il resto, beh, lo sapete. Qualche mese fa hai finito di leggere il libro e grazie al Black Friday dal mediamondo hai comprato il discoraggioblue di Ready Player One scontato a metà prezzo quindi quale occasione migliore per guardarsi anche il film con Carlotta e così è stato.
Per la prima volta quindi ti trovi nella posizione di commentare un film dopo aver letto il libro, di solito a te capita sempre il contrario, fortuna che sei uno di quelli che sono abbastanza rilassati nell’accettare le differenze tra le varie versioni di uno stesso prodotto attraverso differenti media.
Già, togliamoci il dente. Ready Player One, pur mantenendo la trama a grandi linee rispetto al libro viene praticamente stravolto perdendo tra l’altro alcune delle più interessanti idee del libro come le sfide per ottenere le chiavi, completamente stravolte e il combattimento finale che nel libro è decisamente più coatto.
Dal tuo punto di vista però, Ready Player One, può tranquillamente entrare nella lista (lunga) dei film riusciti di Steven Spielberg perché è un film divertente, appassionante e decisamente pieno di easter egg che non possono che “eccitare” il piccolo nerd che è dentro di noi. Una sorta di paraculata tra nerd di oggi non solo legati agli anni ‘80 come era invece il libro.
Alcuni cambiamenti sono “funzionali” alla trama come lo scambio di ruoli tra Artemis e Parzival nella prigione degli 011 mentre altre scene oggettivamente scene sarebbero state “cinematograficamente” piatte e forse troppo strane da realizzare come le parti in cui Parzival entra film e deve ripeterne le frasi a memoria per completare la sfida della chiave.
Ready Player One fa grande uso di computer graphic risultando quasi più un film d’animazione che un film con attori in carne ed ossa. è un film che va gustato, ormai, sul vostro miglior televisore per godere a pieno di contanta gargliardaggine nerd.
Quello che però è mancato è quella passione, quel sentimento che nel libro era più evidenti nonostante i dubbi leciti su una trama non completamente riuscita. Così nel film questi difetti sono più evidenti, lasciando un sorriso, un mmmm avrebbero potuto essere meglio?
In ogni caso il termometro per capire se Ready Player One abbia funzionato o meno è stata certamente la reazione di Carlotta che ha apprezzato il film e ne ha saputo cogliere le citazioni più macroscopiche. Quindi se anche lei ne è rimasta soddisfatta, possiamo dire il film “gira bene” anche se è diverso dal libro.
Ebbene cari ospiti di questa webbettola la chiaccherata di oggi è giunta a termine. Vi si ricorda che stelline e commenti sono la benzina e l’unica moneta che vi verrà richiesta per partecipare a questo gioviale convitto.
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